NON MI PIACI MA TI AMO di Cecile Bertod (Newton Compton) - Recensione

Autrice: Cecile Bertod
Genere: Contemporaneo
Ambientazione: Inghilterra
Pubblic. italiana: Newton Compton, coll. Anagramma, 26 febbraio 2015, pp.287, € 9,99
Livello di sensualità: Medio
Disponibile in E-Book: sì, € 4,99 

TRAMA: Thomas e Sandy: lui nobile e ricchissimo, lei di semplici origini irlandesi. È solo l’amicizia tra le loro famiglie a unirli. Capita così che ogni anno i due trascorrano le vacanze estive a Garden House, la favolosa residenza dei Clark. Sandy odia quei mesi, perché detesta Thomas, il suo stile di vita, i suoi amici. Crescendo, i due si perdono di vista finché... Alla morte del nonno, durante la lettura del testamento, Thomas si trova di fronte a un annuncio sconvolgente: potrà ereditare ogni bene solo a patto che metta la testa a posto e si sposi. E con chi? Proprio con quella Sandy Price che non vede da almeno cinque anni. Deciso ad aggirare la volontà del nonno, Thomas cerca di contattare la ragazza per convincerla a tirarsi indietro. Sandy, però, sta attraversando un momento complicato: è disoccupata ed è sul punto di perdere l’anticipo versato per acquistare un piccolo bistrot. E quando all’improvviso si presenta la possibilità di coprire ogni spesa, finisce per accettare la bizzarra proposta. Ma cosa ci si può aspettare da un fidanzamento, se lui e lei si odiano sin da piccoli? Nulla di buono, a meno che, tra una finzione e l’altra, non accada qualcosa di assolutamente imprevisto...



Romanzo pubblicato da Newton dopo essere stato auto pubblicato dall'autrice con il titolo Wife without benefit. La storia è gradevole e si legge bene, nonostante il racconto sia scritto in prima persona, cosa che non incontra molto il mio gusto, ma che non toglie niente alla qualità del libro. A raccontare è Sandy, confusionaria, piena di contraddizioni e spinta a comportarsi come una persona che agisce senza prima pensare alle conseguenze delle sue azioni. Confesso che ho fatto fatica ad appassionarmi ai protagonisti di questo romanzo. Tutto il racconto è ricco di frasi dette e non dette fra Thomas e Sandy, che di conseguenza sono insoddisfatti perchè non riescono a concludere un discorso, perchè litigano sempre, un continuo battibecco senza soluzione. Lei sembra proprio una 'codarda', come lui l'ha definita in uno dei vari alterchi. Effettivamente ho ricevuto tale impressione. Soffre anche, secondo me, di complesso di inferiorità, è ingenua e non sa destreggiarsi con persone che  ritiene più importanti di lei e perciò si ritira in buon ordine cercando di non farsi notare.
Lui è un bell'uomo, sicuro di sè, ma con Sandy è un po' bastardo, si diverte a farla arrabbiare mantenendo sempre il controllo delle sue azioni ed è ciò che manda fuori di testa la protagonista. Nonostante si innamorino dopo un breve periodo di convivenza forzata (forse è meglio dire si riinamorino, visto che Thomas e Sandy si conoscono dall'adolescenza ed è il periodo in cui scocca la prima scintilla), alla fine si separano sempre perchè non riescono a parlare, a spiegarsi, a finire un discorso importante. La storia finisce bene, ma non mi ha completamente soddisfatta. Avrei preferito che tra loro ci fossero spiegazioni serie, approfondite, un chiarimento a tutti i malintesi creati, non solo durante l'adolescenza, ma anche da adulti.
Quindi che dire? Il romanzo è scritto bene, è pieno di verve, è frizzante e veloce da leggere ma i protagonisti,  in special modo Sandy, mi hanno lasciata interdetta, non ho visto maturità, è come se alla storia mancasse un pezzo. Comunque, seguirò ancora questa autrice, sperando di trovare  protagonisti con caratteri diversi.






COME INIZIA IL ROMANZO...
Dal diario di Sandy Price
Dal diario di Sandy Price Canterbury, 22 Agosto 2002 
Caro diario, ci siamo, oggi è l’ultimo giorno di vacanze. Avremmo dovuto trascorrere un’altra settimana a Garden House, ma papà è stato richiamato a Cork per problemi di lavoro e la mamma non se l’è sentita di lasciarlo da solo con la lavatrice. Tempo permettendo, partiremo domani in mattinata. L’idea di anticipare il mio ritorno in collegio avrebbe dovuto rattristarmi, ma credo di averla presa molto meglio di quanto tutti immaginassero. Poverini, non sapevano proprio come dirmelo. A cena balbettavano frasi sconnesse, cercando di attutire il colpo. Io, invece, scartavo ipotesi sperando che tutta quella strana agitazione non dipendesse dalla recente scoperta del reale contenuto del mio salvadanaio. Prova solo a immaginare la faccia dei miei quando, alla drammatica rivelazione, mi hanno visto tirare un sospiro di sollievo e fuggire in camera per preparare le valigie. Capisci? Io! Io che preparo le valigie. Io che, se potessi, trasporterei le mie cose arrotolate in sacchi di juta, per non buttare mezza giornata a pianificare la distribuzione degli slip nel trolley, sperando di evitare esplosioni improvvise. Lo so, non è stato affatto carino da parte mia accogliere con tanto entusiasmo la notizia, non davanti ai
nostri ospiti, ma mai come stavolta… È che proprio non vedo l’ora di andar via. Giuro, questa è l’ultima estate che permetto ai miei genitori di trascinarmi a Canterbury. Non che il posto sia sgradevole, tutt’altro.  Alla tenuta dei Clark non c’è modo di annoiarsi. Sir Roger possiede una magnifica scuderia; in più c’è una pisci- 6 na immensa accanto alla serra e neanche due giorni fa hanno inaugurato il nuovo campo da tennis. Un posto davvero fantastico dove trascorrere l’estate, se non fosse per la fastidiosa e assidua presenza del nipote del conte. Sempre lui, Thomas Clark. Il mio incubo personale. Anche quest’anno l’ha passato a tormentarmi. Lui e quel decerebrato del suo amico, “RobbyBotolo-Cooper”. Il peggio è che non riesco a evitarlo. Sono costretta a seguirlo ovunque vada, a meno che non preferisca sorbirmi l’irrinunciabile spettacolo Tu, figlia degenere! che va in onda sul canale Mamma Affranta ogni qualvolta decida di sfruttare il mio libero arbitrio. Io non so davvero come faccia a ingannare tutti. Se chiedi in giro, sapranno tessere solo infinite lodi di quella sottospecie ambulante di cetaceo. Lui è perfetto. Peggio: lui è perfetto e intoccabile. Gentile, affabile, bello, atletico, ricco, intelligente, studioso, appassionato di letteratura e, letizia di tutte le mamme del quartiere in cerca di genero, perfino impegnato nel volontariato. Fastidioso. Ecco cos’è: fastidioso. Perché lui fa tutto questo per sbatterti in faccia la sua superiorità. Non mi credi? Ok, faccio un esempio...
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L'AUTRICE

Cecile Bertod ha trent’anni, è una restauratrice archeologica e vive a Napoli. Tra un restauro e l’altro, ama leggere. Ha iniziato a scrivere con un fantasy, poi ha proseguito con il rosa. Nutre una certa avversione per i nerd, le cene alla romana e la piastra per i capelli. 

VISITA IL SUO SITO:www.cecilebertod.it


TI INTRIGA LA TRAMA DI QUESTO ROMANZO E TI PIACEREBBE LEGGERLO? L'HAI GIA' LETTO? COSA NE PENSI?


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